Calze elastiche

Le calze elastiche



Il miglior aiuto per le nostre gambe, che ogni giorno devono sopportare il nostro peso rimanendo in piedi magari per molte ore, sono le calze elastiche a compressione graduata, che aiutano lo svuotamento venoso funzionando da “pompa supplementare”.

Le calze elastiche a compressione graduata risultano essere il dispositivo più efficace e completo per la terapia dell’insufficienza venosa. La compressione fisica è una metodica conservativa che, pur non producendo la guarigione dalle vene varicose, è certamente in grado di rallentarne l’aggravamento, riducendo sintomi quali: senso di pesantezza, gonfiore, dolore.

La compressione elastica può quindi considerarsi la soluzione più indicata nei primi stadi della malattia, è un toccasana per le donne in gravidanza e nei pazienti per i quali la terapia chirurgica o la scleroterapia sono controindicate.

Esistono calze per coloro che devono fare una prevenzione e calze destinate a curare i vari gradi dell’insufficienza venosa. E’ quindi possibile avere una calza per ogni gamba, malata o meno, purché risponda ai requisiti necessari di qualità, garanzia nella compressione (che deve essere dichiarata dal fabbricante in millimetri di mercurio mmHg) e degressività della compressione stessa dalla caviglia verso la coscia.

Calze elastiche da riposo e terapeutiche

Le calze elastiche possono essere classificate come da riposo, o di sostegno, e terapeutiche. In comune hanno la degressività della compressione; le prime hanno caratteristiche estetiche (leggerezza, trasparenza, gamma dei colori) superiori alle seconde, ma sono utilizzabili solo per la prevenzione dei disturbi venosi nei soggetti sani o nelle prime fasi della malattia.

I modelli possono essere: gambaletto, autoreggente, collant. L’uso di un modello rispetto all’altro è determinato da vari fattori che devono essere valutati con il medico prescrittore. In generale però il gambaletto è sempre sufficiente per la prevenzione e per ridurre i sintomi dovuti alle varici o nelle situazioni che possono provocare pesantezza o gonfiore delle gambe nei soggetti sani.

Le calze da riposo, o di sostegno, esercitano una forza di compressione alla caviglia che per le caratteristiche costruttive e di utilizzo dovrebbe essere inferiore ai 20 mmHg alla caviglia e un valore a livello di coscia pari al 40% circa di quello rilevato alla caviglia.

Queste calze sono indicate, in assenza di una patologia conclamata, per prevenire lo sviluppo di problemi circolatori in soggetti con uno o più fattori di rischio (quali familiarità, lavori che prevedono una posizione in piedi o seduti per molte ore, viaggi, uso di contraccettivi orali).

Le calze terapeutiche sono dei veri e propri dispositivi medici, devono essere prescritte dallo specialista e vendute presso punti vendita autorizzati. In molti stati europei (Germania, Francia, Svizzera, etc.) le calze elastiche sono rimborsate dal Servizio Sanitario Nazionale, devono però seguire e rispettare norme e requisiti di legge precisi; esse, inoltre, vengono testate da appositi istituti che ne verificano la qualità e la corretta compressione. In Italia tali normative non sono applicate; comunque acquistare una calza elastica terapeutica con una certificazione di qualità specifica, che non sia il solo marchio CE, è una garanzia importante sia per il medico prescrittore che per il paziente.

Il marchio di certificazione più diffuso e garantito da molti produttori di calze elastiche di qualità è quello tedesco, il RAL GZ387. Esistono anche altri marchi altrettanto validi, come l’AFNOR francese.

I migliori specialisti in patologie vascolari riconoscono l’importanza dei controlli sui filati e sulla compressione dichiarata, in quanto consapevoli di indicare un dispositivo terapeutico e non un banale prodotto tessile.

La terapia corretta

La taglia giusta è fondamentale sia per le calze da riposo, ma soprattutto per quelle terapeutiche.

Una corretta presa di misure (circonferenze caviglia-polpaccio-coscia e altezza dell’arto inferiore) è fondamentale; inoltre è essenziale la precisione nella scelta della classe di compressione (I – II – III – IV) più adatta alla patologia venosa presente.

Istruzioni d’uso

Le calze elastiche vanno indossate preferibilmente prima di alzarsi dal letto o comunque su gambe che non presentino edemi (gonfiori) importanti, che devono prima essere curati con altri metodi come il bendaggio, poiché l’azione terapeutica delle calze è quella di favorire il ritorno venoso, eliminare i sintomi quali la pesantezza e mantenere gli arti inferiori sgonfi, privi di edema. Le calze esercitano anche un’azione preventiva per la comparsa delle complicazioni dell’insufficienza venosa (flebiti superficiali, trombosi venose, ulcere) e spesso sono in grado anche di curare tali complicazioni nelle fasi acute.

La calza elastica terapeutica non va comunque usata senza la prescrizione del medico.

La compressione degli arti inferiori con le calze elastiche ottiene i risultati migliori se associata alla deambulazione.

E’ consigliabile indossare dei guanti in gomma prima di infilare le calze e comunque seguire le istruzioni scritte nella confezione, poiché in questo modo non si rischierà di rovinare il tessuto e si potranno indossare con meno fatica e maggiore facilità.

Si deve infilare un apposito calzare, da rimuovere dopo l’uso, sul piede per favorire lo scivolamento della calza verso l’alto; il calzare di base è in dotazione alla calza stessa, mentre i migliori e più sofisticati, per coloro i quali hanno maggiori difficoltà, sono acquistabili a parte (ad esempio Easy Slide®, Doff N’Donner® etc.).

Le gambe dovranno essere asciutte; è consentito eventualmente l’utilizzo di un poco di borotalco per rendere la superficie cutanea più liscia e favorire lo scorrimento della calza.

Si possono utilizzare alcuni sistemi per indossare i tutori elastici:

  1. si infila una mano nella calza per andare ad afferrare il tallone, così è possibile rovesciare la calza fino al tallone stesso; si inserisce il piede e poi si svolge la calza verso l’alto;
  2. si fa scorrere piano piano la calza portandola verso l’alto un po’ per volta, accompagnando il tessuto senza tirare troppo.
Si farà attenzione a distribuirla in modo uniforme, evitando zone dove più fibre si sovrappongono (creando iperpressioni) o zone dove le maglie sono troppo stirate.

Il modello a gambaletto non deve essere stirato troppo in alto a coprire una parte del ginocchio o addirittura essere rovesciato verso il basso perché così si possono creare costrizioni dolorose e dannose per il ritorno venoso.

La calza si toglierà alla sera oppure prima del riposo, poiché di solito non è tollerata a letto, afferrandola in alto e spingendola verso il basso, rovesciandola poi con delicatezza.

Le prime volte, dopo aver messo la calza, si potrà avvertire la sensazione di gambe molto costrette, ma basterà avere un po’ di pazienza e presto ci si sentirà a proprio agio; anzi, di solito chi soffre di insufficienza venosa agli arti inferiori non potrà più fare a meno della calza una volta abituato a portarla.

E’ sempre indicato rivolgersi al proprio medico quando ci si renda conto che il tutore elastico non riesce più a controllare i sintomi dell’insufficienza venosa (ad es. il gonfiore), oppure quando inizia a calare lungo l’arto o provoca fastidiose costrizioni.

Una corretta manutenzione esalta le qualità terapeutiche delle calze e ne prolunga la vita, in questo modo una calza indossata quotidianamente può durare 4-6 mesi.

I consigli da seguire sono:

  • Lavare spesso la calza (lavaggi frequenti non danneggiano il tessuto) usando acqua tiepida e sapone neutro.
  • Non usare la lavatrice.
  • Non usare solventi o candeggianti.
  • Dopo il lavaggio sciacquare abbondantemente con acqua tiepida.
  • Non strizzare o asciugare per esposizione diretta al sole, su radiatori o vicino a fonti di calore.
  • La calza deve asciugare distesa su un piano, possibilmente tra due panni asciutti.
In caso di danni al tessuto del tutore elastico, come smagliature o recisioni della maglia, esso deve essere sostituito. Naturalmente, l’uso alternato di due paia di calze vi consentirà di avere ogni giorno a disposizione la vostra compressione elastica terapeutica.



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